| Shu Lea Cheang è un'artista e regista il cui lavoro mira a rivisitare le categorie di sesso, i generi e le strutture operative. Le sue pratiche artistiche di gender hacking sfidano i meccanismi operativi esistenti e i confini imposti dalla società, dalla geografia, la politica e le strutture economiche. Cheang costruisce installazioni in rete e performance multi-player in modalità partecipativa improvvisata. Abbozza narrazioni fantascientifiche nella sua sceneggiatura cinematografica e nell'immaginazione delle opere d'arte. Costruisce un'interfaccia sociale con trame trasgressive e una rete aperta che permette la partecipazione del pubblico. Come pioniera della net art, BRANDON (1998-1999) è stata la prima opera di web art commissionata e collezionata dal Solomon R. Guggenheim Museum di New York. Da quando ha vissuto nel cyberspazio negli anni '90 al suo attuale ritiro nella zona BioNet post-netcrash, nella sua attuale serie di lavori Cheang affronta l'amore virale, il bio hack. Ha rappresentato Taiwan con 3x3x6, un'installazione mixed media alla Biennale di Venezia 2019. Cheang è attualmente al lavoro su UKI, un cinema sci-fi virale alt-reality e UNBORN0x9, una performance di hacking. |